Polaroid Festival 2018
La nuova edizione del Polaroid Festival si svolgerà presso l'Espace Beaurepaire sotto l'immagine dell'Amore. Tre giorni nel cuore della Polaroid Art! Con mostre, workshop ed eventi, proiezioni e tante altre sorprese che vi farà scoprire o riscoprire la Polaroid.
MOSTRE: Marion Dubier-Clark / Paul Giambarba / Fabrizio Deidda / Audrey Borgel / Thomas Zamolo / Claudia Milena / Katherine Zymla / Herr Merzi / Manon Giacone & Julie Laporte / Bertrand Gocce / Paul Stewart Gallery / Sven Van Driessche / Eric Auve / Paolo della Ciana / Luc Masson Todeschini / Emmanuel Francoise / Patrick Barthet / Alan Marcheselli / Raul Diaz / Grosjean Clemente / MoOoM Ciara / Jessica Rispal e Pauline Tabur
Wall of Fame: Agafia Polynchuk / Agnieszka Kral / Alice Finichiu / Alix Berard / Andy Roski / Anthony Pietra / Antonio il Grande / Arno Lafontaine / Britt Grimm / Carmen de Vos / Caroll Planque / Charlotte Skurzak / Clotilde Noblet / Daniel Bourgniat / Diane Vo Ngoc / Elise Corvaglia / Emilie Le Fellic / Eric-Bauer / Eva Cano / Florent Dudognon / Frederic Luczak / Incera Lusy / Janis Diaz / Jean Pierre Guenec / Jelena Volkov / Julia Beyer / Kuong Thai / Laetizia-Venezia Tarnowska / Lilian Wildeboer / Maddalena Ferru / Marion Lanciaux / Maxime Simon / Michael Behlen / Pedro Uhart / Penny Feltri / Philippe Bourgoin / Philippe Galanopoulos / Sarah Seene / Solene Milcent / Stéphane Goin / Stephanie Luu / Thibault Torment / Vincent Gabriel / Vincent Lyky e Wilfried Haillot
IL PROGETTO 12: 12
WORKSHOP / ANIMAZIONI
Area BEAUREPAIRE
28, rue Beaurepaire
75010 Parigi M ° Repubblica o Jacques Bonsergent
MOSTRE: Marion Dubier-Clark / Paul Giambarba / Fabrizio Deidda / Audrey Borgel / Thomas Zamolo / Claudia Milena / Katherine Zymla / Herr Merzi / Manon Giacone & Julie Laporte / Bertrand Gocce / Paul Stewart Gallery / Sven Van Driessche / Eric Auve / Paolo della Ciana / Luc Masson Todeschini / Emmanuel Francoise / Patrick Barthet / Alan Marcheselli / Raul Diaz / Grosjean Clemente / MoOoM Ciara / Jessica Rispal e Pauline Tabur
Wall of Fame: Agafia Polynchuk / Agnieszka Kral / Alice Finichiu / Alix Berard / Andy Roski / Anthony Pietra / Antonio il Grande / Arno Lafontaine / Britt Grimm / Carmen de Vos / Caroll Planque / Charlotte Skurzak / Clotilde Noblet / Daniel Bourgniat / Diane Vo Ngoc / Elise Corvaglia / Emilie Le Fellic / Eric-Bauer / Eva Cano / Florent Dudognon / Frederic Luczak / Incera Lusy / Janis Diaz / Jean Pierre Guenec / Jelena Volkov / Julia Beyer / Kuong Thai / Laetizia-Venezia Tarnowska / Lilian Wildeboer / Maddalena Ferru / Marion Lanciaux / Maxime Simon / Michael Behlen / Pedro Uhart / Penny Feltri / Philippe Bourgoin / Philippe Galanopoulos / Sarah Seene / Solene Milcent / Stéphane Goin / Stephanie Luu / Thibault Torment / Vincent Gabriel / Vincent Lyky e Wilfried Haillot
IL PROGETTO 12: 12
WORKSHOP / ANIMAZIONI
Area BEAUREPAIRE
28, rue Beaurepaire
75010 Parigi M ° Repubblica o Jacques Bonsergent
Instant Portrait - Black market coffee & shop - a cura di Fabrizio Deidda
Attualmente l'arte “è un fare diffuso”, mai come prima d'ora si crea con tutto e ovunque, in un processo di fusione e confusione che non richiede l'obbligo di alcuna conformità linguistica o ambientale.
Un tempo la funzione più elevata dell'arte fu quella di esprimere e comunicare idee, oggi queste nuove espressioni si generalizzano e formano una costellazione aperta, si dislocano tra la formalità dell'artefatto e la realtà quotidiana. Gli artisti così, entrano e agiscono in questo campo dell'immagine con un'attitudine leggera e plurale, muovendosi nella panoramica di tutti i media ed esprimendo con le loro opere il riflesso del mondo che li circonda.
Un universo dinamico, veloce, caotico e talvolta sfocato, scandito da tempi frenetici ed immortalato di fretta con un click, proprio come in una foto istantanea.
E' con questi presupposti che Polaroid Art Italy, primo social network italiano di fotografia istantanea, presenta la mostra “Instant Portrait” tra le mura della sala espositiva del BlackMarket Coffe & Shop in Via Iglesias 25 a Cagliari, dal 4 Luglio al 4 Agosto 2014.
La collettiva conta i nomi di giovani artisti provenienti da tutta Italia, come: Chiara Zavolta, Daniele Pezzoli, Fabrizio Deidda, Sara Demontis, Simone Putzolu, Matteo Lupi, Francesca Anita Modotti, Azzurra Guerrini, Jonny Viganò, Paolo Mori, Massimo Stefanutti, Danilo Donadio e Gerlando Giaccone, i quali esplorano attraverso i loro scatti il tema del ritratto in tutte le sue forme. Ogni singolo artista si distingue per le scelte tecnico espressive differenti: dalla manipolazione fotografica, al collage, all'emulsion lift, laddove l'unico filo conduttore che li accomuna risulta essere l'utilizzo del medesimo supporto fotografico a sviluppo istantaneo.
Una collettiva dal gusto retrò, ma dall'animo ultracontemporaneo che indaga il nostro tempo grazie al curioso punto di vista di giovani creativi, i quali non si limitano a fotografare il mondo che li circonda così com’è, ma si spingono oltre modificandolo, ottenendo nello stesso tempo in un fotogramma un mondo reale e irreale che prende forma solo attraverso il loro sguardo.
Michela Contu
Un tempo la funzione più elevata dell'arte fu quella di esprimere e comunicare idee, oggi queste nuove espressioni si generalizzano e formano una costellazione aperta, si dislocano tra la formalità dell'artefatto e la realtà quotidiana. Gli artisti così, entrano e agiscono in questo campo dell'immagine con un'attitudine leggera e plurale, muovendosi nella panoramica di tutti i media ed esprimendo con le loro opere il riflesso del mondo che li circonda.
Un universo dinamico, veloce, caotico e talvolta sfocato, scandito da tempi frenetici ed immortalato di fretta con un click, proprio come in una foto istantanea.
E' con questi presupposti che Polaroid Art Italy, primo social network italiano di fotografia istantanea, presenta la mostra “Instant Portrait” tra le mura della sala espositiva del BlackMarket Coffe & Shop in Via Iglesias 25 a Cagliari, dal 4 Luglio al 4 Agosto 2014.
La collettiva conta i nomi di giovani artisti provenienti da tutta Italia, come: Chiara Zavolta, Daniele Pezzoli, Fabrizio Deidda, Sara Demontis, Simone Putzolu, Matteo Lupi, Francesca Anita Modotti, Azzurra Guerrini, Jonny Viganò, Paolo Mori, Massimo Stefanutti, Danilo Donadio e Gerlando Giaccone, i quali esplorano attraverso i loro scatti il tema del ritratto in tutte le sue forme. Ogni singolo artista si distingue per le scelte tecnico espressive differenti: dalla manipolazione fotografica, al collage, all'emulsion lift, laddove l'unico filo conduttore che li accomuna risulta essere l'utilizzo del medesimo supporto fotografico a sviluppo istantaneo.
Una collettiva dal gusto retrò, ma dall'animo ultracontemporaneo che indaga il nostro tempo grazie al curioso punto di vista di giovani creativi, i quali non si limitano a fotografare il mondo che li circonda così com’è, ma si spingono oltre modificandolo, ottenendo nello stesso tempo in un fotogramma un mondo reale e irreale che prende forma solo attraverso il loro sguardo.
Michela Contu
Corpi & Anticorpi - Sifest off 2012 Savignano sul Rubicone
Il corpo implora il ritorno all'inorganico.Nel frattempo non si nega nulla. Ed è Carmelo Bene a suggerire l’intensa lettura di un binomio– il corpo e il suo contrario, il corpo e l’altro da sé – oggettivato negli scatti.Interpretazioni di quella distanza o complementarietà che vede nell’anticorpo l’assunto metaforico e reale di un contrappunto concettuale all’elegia carnale Il corpo ritratto, smembrato, sezionato nei suoi più intimi dettagli, a costituire una forma dell’essere, nulla negandosi: spazio agli orpelli, alle suggestioni emotive, e alle immagini fetish, cifra antropologica di uno stile di vivere la dimensione della carne nella società contemporanea.Il corpo non traduce, ma molto sa, indovina se non intende. (João Guimarães Rosa).Sta all’occhio dell’artista carpire l’indovinato, l’accesso al complemento non oggetto ma soggetto esso stesso, o l’intenzione dell’intesa, talvolta espressa in virtuosismi tridimensionali, o in sequenze incastonate di una intimità consapevolmente esibita.Tu l'ignori mia vergine il tuo corpo ha nove porte. Ne conosco sette e due mi sono nascoste. Ne ho
aperte quattro vi sono entrato spero di non uscirne più. (Guillaume Apollinaire).
Insomma un Paso Doble visionario, che accende lo spettatore di intuizioni e tentazioni, nell’alternanza di porte che si aprono sul labirinto
dell’espresso, con molte le vie d’uscita possibili. E immaginabili.
-Francesca Modotti-
ESPONGONO
Sara Alberghini -
Paolo Barbaresi - Simone Cappelletti - Fabrizio Deidda - Danilo Donadio -
Ellepulp - Gerlando Giaccone - Riccardo Giordano - Azzurra Guerrini - Valentina
Iodice - Matteo Lupi - Francesca Modotti - Paolo Mori - Daniele Pezzoli - Simone
Putzolu - Efrem Raimondi - Angela Regina - Sofia Scardi - Massimo Stefanutti -
Chiara Zavolta
aperte quattro vi sono entrato spero di non uscirne più. (Guillaume Apollinaire).
Insomma un Paso Doble visionario, che accende lo spettatore di intuizioni e tentazioni, nell’alternanza di porte che si aprono sul labirinto
dell’espresso, con molte le vie d’uscita possibili. E immaginabili.
-Francesca Modotti-
ESPONGONO
Sara Alberghini -
Paolo Barbaresi - Simone Cappelletti - Fabrizio Deidda - Danilo Donadio -
Ellepulp - Gerlando Giaccone - Riccardo Giordano - Azzurra Guerrini - Valentina
Iodice - Matteo Lupi - Francesca Modotti - Paolo Mori - Daniele Pezzoli - Simone
Putzolu - Efrem Raimondi - Angela Regina - Sofia Scardi - Massimo Stefanutti -
Chiara Zavolta
In&Dis - Art Cafè - a cura della Needream
L’esposizione si dirama in due distinti filoni di ricerca.
“Il mondo è pieno di oggetti più o meno interessanti e io non voglio aggiungerne di altri”: su queste parole di Douglas Huebler si sviluppa il primo lavoro: una serie di scatti rappresentanti oggetti, persone, animali, catturati nell’ineluttabilità di un processo di erosione e decadenza, liberati da commenti o giudizi a celebrare una sorta di matrimonio col reale. È eseguito con l’utilizzo della fotocamera di un cellulare e modificando le foto con filtri presenti nelle App di maggior utilizzo, a dimostrare quanto sia facile e veloce documentare ogni attimo di qualsiasi situazione quotidiana. L’opera è costituita da due cornici in legno, ciascuna delle quali racchiude sei fotografie 10x10 fissate su pannello strutturale.
Il secondo lavoro privilegia un approccio opposto al primo, e si sofferma sullo sguardo di chi osserva con nuda indifferenza. Il mondo non è più un luogo a un tempo prospero e asciutto dove tutto ciò che esiste è “abbastanza”, ma uno spazio di vuoti, di deserti emozionali visti di spalle, di testimoni assenti.
L’opera è composta da sei light boxes di legno, su ognuno dei quali è fissato un pezzo di carta cotonata, sul quale è trasferito un lift* di una pellicola a sviluppo istantaneo px 680 e una px 600 b\w.
“Il mondo è pieno di oggetti più o meno interessanti e io non voglio aggiungerne di altri”: su queste parole di Douglas Huebler si sviluppa il primo lavoro: una serie di scatti rappresentanti oggetti, persone, animali, catturati nell’ineluttabilità di un processo di erosione e decadenza, liberati da commenti o giudizi a celebrare una sorta di matrimonio col reale. È eseguito con l’utilizzo della fotocamera di un cellulare e modificando le foto con filtri presenti nelle App di maggior utilizzo, a dimostrare quanto sia facile e veloce documentare ogni attimo di qualsiasi situazione quotidiana. L’opera è costituita da due cornici in legno, ciascuna delle quali racchiude sei fotografie 10x10 fissate su pannello strutturale.
Il secondo lavoro privilegia un approccio opposto al primo, e si sofferma sullo sguardo di chi osserva con nuda indifferenza. Il mondo non è più un luogo a un tempo prospero e asciutto dove tutto ciò che esiste è “abbastanza”, ma uno spazio di vuoti, di deserti emozionali visti di spalle, di testimoni assenti.
L’opera è composta da sei light boxes di legno, su ognuno dei quali è fissato un pezzo di carta cotonata, sul quale è trasferito un lift* di una pellicola a sviluppo istantaneo px 680 e una px 600 b\w.
Branchi insieme di insiemi
- Meme arte contemporanea e prossima - Cagliari via Mameli
a cura di Paolo Carta e Giorgio Plaisant
L’idea del Branco, spesso viene utilizzata dai media per definire azioni di brutalità collettiva. Il branco sfocia spesso in una visione animalesca, dove l'artista stesso con la sua ricerca si unisce ai suoi simili, per discutere il proprio operato, per sperimentarlo, per la ricerca continua o per giungere ad un annientamento totale, non solo del lavoro ma di se stesso. Il branco è un insieme di esseri che al suo interno può contenerne di altri (insiemi) o al contrario è costituito da pochi elementi. In totale contrasto al branco esiste un situazione di totale estraniamento al gruppo, in maniera asociale, tale da dare vita ad una chiusura, non solo fisica ma mentale.Branco come micro società assestante, con proprie leggi; un branco non vive l’anarchia ed ha sempre un leader, gentile o violento, giusto o scorretto, a cui gli altri componenti fanno riferimento e affidano la propria vita o al contrario si cerca di prevaricare su di esso o ucciderlo per prenderne il posto, il ruolo, il potere. Il Branco come finta visione di uguaglianza sociale.La mostra collettiva Branchi - insieme di insiemi è un momento di confronto fra artisti provenienti da differenti percorsi di ricerca che attraverso il supporto cartaceo riflettono sulla connessione tra esseri viventi senzienti, obbedienti, socialmente utili o politicamente scorretti, 27 artisti riuniti in un unico branco. La fanzine Barbecue#5 sarà curata per questa occasione dallo staff della galleria.
Artisti partecipanti: Marco Useli, Filip Adrian Dziegielewski, Simone Loi, Patrizia Emma Scialpi, Emanuele Puzziello, Federico Lupo, Luigi Massari, Federico Carta, Marta Anatra, Claudia Matta, Gabriele Pais, Fabrizio Deidda, Enrico Pitzianti, Giacomo Zucca, Tellas, Roberta Feoli, Cosimo Piediscalzi, Monica Greco, Pasquale De Sensi, Mariella Manconi, Tonino Mattu, Silvia Mei, Dario Caria, Marina Scardacciu, Francesca Capra, Monica Gattari, Roberto Cireddu, Verdiana Siddi.
A cura di: Paolo Carta e Giorgio Plaisant
Artisti partecipanti: Marco Useli, Filip Adrian Dziegielewski, Simone Loi, Patrizia Emma Scialpi, Emanuele Puzziello, Federico Lupo, Luigi Massari, Federico Carta, Marta Anatra, Claudia Matta, Gabriele Pais, Fabrizio Deidda, Enrico Pitzianti, Giacomo Zucca, Tellas, Roberta Feoli, Cosimo Piediscalzi, Monica Greco, Pasquale De Sensi, Mariella Manconi, Tonino Mattu, Silvia Mei, Dario Caria, Marina Scardacciu, Francesca Capra, Monica Gattari, Roberto Cireddu, Verdiana Siddi.
A cura di: Paolo Carta e Giorgio Plaisant
Analfabetart - Spazio 172 - a cura di Fabrizio Deidda e Gabriele Pais
La mostra ANALFABETART, composta da una sessantina di scatti polaroid e illustrazioni Leit motive ispiratore di questo evento è il film sulla vita di Jean-Michel Basquiat, in cui lui stesso offre dei lavori a Andy Warhol (all'epoca in piena produzione polaroid) definendoli proprio "ANALFABETART", arte stupida, ignorante.
Un modo come un altro per dire "ehi, l'arte è per tutti! l'arte è di tutti!".
Nessun vincolo formale per i dodici giovani artisti che, tra l'utilizzo di uno scatto polaroid e la semplice carta per l'illustratore Emanuele Boi, traducono in immagini il loro mondo.
Un'ironia venata di pop sarcastico e da un umorismo nero, una sobria e composta rivendicazione all'individualità a scapito della serialità, perchè se è vero che la fotografia polaroid era considerata da Basquiat arte ignorante è altrettanto vero che è capace di esprimere una non replicabile unicità.
Artisti partecipanti: Sara Alberghini, Fabrizio Deidda, Danilo Donadio, Gerlando Giaccone, Matteo Lupi, Francesca Modotti, Paolo Mori, Gabriele Pais, Daniele Pezzoli, Elle Pulp, Simone Putzolu, Chiara Zavolta; illustrazioni di Emanuele Boi/skan, Mirko Masala/mirkow gastow
Un modo come un altro per dire "ehi, l'arte è per tutti! l'arte è di tutti!".
Nessun vincolo formale per i dodici giovani artisti che, tra l'utilizzo di uno scatto polaroid e la semplice carta per l'illustratore Emanuele Boi, traducono in immagini il loro mondo.
Un'ironia venata di pop sarcastico e da un umorismo nero, una sobria e composta rivendicazione all'individualità a scapito della serialità, perchè se è vero che la fotografia polaroid era considerata da Basquiat arte ignorante è altrettanto vero che è capace di esprimere una non replicabile unicità.
Artisti partecipanti: Sara Alberghini, Fabrizio Deidda, Danilo Donadio, Gerlando Giaccone, Matteo Lupi, Francesca Modotti, Paolo Mori, Gabriele Pais, Daniele Pezzoli, Elle Pulp, Simone Putzolu, Chiara Zavolta; illustrazioni di Emanuele Boi/skan, Mirko Masala/mirkow gastow
Vernice Art Fiera -fiera di arte conteporanea - stand Polaroid art italy
Vernice Art Fair manifestazione dedicata al mondo dell’arte, agli artisti e associazioni culturali.
Vernice Art Fair è l’incredibile appuntamento che da visibilità ai talenti emergenti e riconferma chi già si è fatto strada nel mondo dell’arte. I giovani artisti trovano a Vernice Art Fair il luogo ideale per incontrare galleristi, collezionisti ed esperti d’arte, coloro che possono trasformare una passione in una opportunità concreta per farsi conoscere sul panorama nazionale.
Pittura, scultura, fotografia, ceramica e design sono le categorie del concorso organizzato da Vernice Art Fair, a cui prenderanno parte artisti provenineti da tutto il territorio nazionale per mettere in mostra opere di ogni genere, create secondo gli stili più disparati e con l’utilizzo di materiali di ogni tipo, unico vincolo quello dell’originalità.
Tra tutte le opere opere pervenute agli organizzatori di Vernice Art Fair, verranno poi selezionate le migliori 20, alle quali sarà concesso accedere alle fasi finali del concorso.
Vernice Art Fair, manifestazione d’arte per l’arte, evento che mira a promuovere un cultura attenta alle nuove proposte in un settore in cui emergere non è sempre facile.
partecipanti allo stand :G. Giaccone, F. Deidda, V.Columbi, M. Stefanutti, E. Dellolio, D. Donadio, S. Putzolu, M Lupi, P. Mori, C. Zavolta, D. Pezzoli,
Elle Pulp, E. Palladini.
Vernice Art Fair è l’incredibile appuntamento che da visibilità ai talenti emergenti e riconferma chi già si è fatto strada nel mondo dell’arte. I giovani artisti trovano a Vernice Art Fair il luogo ideale per incontrare galleristi, collezionisti ed esperti d’arte, coloro che possono trasformare una passione in una opportunità concreta per farsi conoscere sul panorama nazionale.
Pittura, scultura, fotografia, ceramica e design sono le categorie del concorso organizzato da Vernice Art Fair, a cui prenderanno parte artisti provenineti da tutto il territorio nazionale per mettere in mostra opere di ogni genere, create secondo gli stili più disparati e con l’utilizzo di materiali di ogni tipo, unico vincolo quello dell’originalità.
Tra tutte le opere opere pervenute agli organizzatori di Vernice Art Fair, verranno poi selezionate le migliori 20, alle quali sarà concesso accedere alle fasi finali del concorso.
Vernice Art Fair, manifestazione d’arte per l’arte, evento che mira a promuovere un cultura attenta alle nuove proposte in un settore in cui emergere non è sempre facile.
partecipanti allo stand :G. Giaccone, F. Deidda, V.Columbi, M. Stefanutti, E. Dellolio, D. Donadio, S. Putzolu, M Lupi, P. Mori, C. Zavolta, D. Pezzoli,
Elle Pulp, E. Palladini.
STREET ART a Cagliari, dalla Strada a Palazzo Regio - a cura di Giacomo PIsano
Per la prima volta, dal 4 al 31 marzo, writers sardi appartenenti a correnti diverse e con molte esperienze, anche sul territorio nazionale, si riuniranno a Cagliari dando vita ad una mostra dal titolo "Street Art a Cagliari, dalla Strada a Palazzo Regio". Promossa dalla Provincia di Cagliari e curata da Giacomo Pisano, la mostra sarà ospitata in una cornice del tutto inaspettata per una forma artistica che, raffigurandosi quasi sempre lungo le strade, si rivolge solitamente ad un pubblico ben maggiore rispetto a quello che attraversa un tradizionale luogo d'arte. La cornice inusuale prescelta per questo evento è infatti l'edificio storico-monumentale di Palazzo Regio. Qui si darà vita ad un'idea ambiziosa: portare i colori, le forme, i linguaggi e i contenuti propri della Street art in un palazzo storico, proponendo così una comunicazione nuova e slegata dal contesto di appartenenza e forse proprio per questo riconoscendogli l'innegabile valore d‘opera d'arte.
La mostra ospiterà alcuni tra i migliori artisti di strada isolani, molto noti nella scena street e non solo, con all'attivo collaborazioni importanti con grandi case produttrici e aziende di moda e design. Tutti giovanissimi, ma con un curriculum ricco di esperienze, sia in Sardegna che sul territorio nazionale, sono: Raba, Crime, Fema, Skan, Manu Invisible, Iem 82, Prosa, Sklero, Jep, Snuf, Saletta Team, con la gradita partecipazione di Shine Royal e Kunos da Milano. Ognuno di questi artisti darà un importante contributo alla riuscita dell'esposizione, con una personale visione di questa forma d'arte e della città. Per questo si confronteranno - chi in modo entusiasta chi polemico - con l'ambiente e con un allestimento complesso, ma soprattutto con l'idea stessa di far vivere lo spirito della strada non più all'esterno, ma piuttosto all'interno di un palazzo storico. Una esposizione che abbraccerà le più diverse tecniche della Street art: dalla pittura spray ai toys, dallo stencil al murale, fino alla fotografia e all'installazione.
Una espressione artistica particolare, quella della Street art, che discende direttamente dalla Pop art e che vive per lo più in luoghi pubblici, spesso illegalmente, con l'utilizzo di particolari tecniche raffigurative. Un'arte che va ben oltre il semplice fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano e che comunica tematiche di particolare attualità, come il pacifismo, l'antiproibizionismo, la libertà di espressione, il rispetto delle libertà sessuali e di coscienza, contro la conformità della morale e le regole di facciata. Senza troppi filtri - a volte primitiva nella sua evidenza - la Street art continua ad offrirci interessanti spunti di riflessione, ci regala sempre nuovi talenti ed anche fuggevoli momenti di poesia visiva, spesso dedicati alle nostre città, a chi le abita e le vive. Street Art a Cagliari, dalla Strada a Palazzo Regio, vuole quindi essere un primo tentativo di raccontare diversamente, da parte di alcuni tra i migliori writers isolani e non, storie di città ai cittadini stessi, spettatori spesso distratti e inconsapevoli.
La mostra ospiterà alcuni tra i migliori artisti di strada isolani, molto noti nella scena street e non solo, con all'attivo collaborazioni importanti con grandi case produttrici e aziende di moda e design. Tutti giovanissimi, ma con un curriculum ricco di esperienze, sia in Sardegna che sul territorio nazionale, sono: Raba, Crime, Fema, Skan, Manu Invisible, Iem 82, Prosa, Sklero, Jep, Snuf, Saletta Team, con la gradita partecipazione di Shine Royal e Kunos da Milano. Ognuno di questi artisti darà un importante contributo alla riuscita dell'esposizione, con una personale visione di questa forma d'arte e della città. Per questo si confronteranno - chi in modo entusiasta chi polemico - con l'ambiente e con un allestimento complesso, ma soprattutto con l'idea stessa di far vivere lo spirito della strada non più all'esterno, ma piuttosto all'interno di un palazzo storico. Una esposizione che abbraccerà le più diverse tecniche della Street art: dalla pittura spray ai toys, dallo stencil al murale, fino alla fotografia e all'installazione.
Una espressione artistica particolare, quella della Street art, che discende direttamente dalla Pop art e che vive per lo più in luoghi pubblici, spesso illegalmente, con l'utilizzo di particolari tecniche raffigurative. Un'arte che va ben oltre il semplice fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano e che comunica tematiche di particolare attualità, come il pacifismo, l'antiproibizionismo, la libertà di espressione, il rispetto delle libertà sessuali e di coscienza, contro la conformità della morale e le regole di facciata. Senza troppi filtri - a volte primitiva nella sua evidenza - la Street art continua ad offrirci interessanti spunti di riflessione, ci regala sempre nuovi talenti ed anche fuggevoli momenti di poesia visiva, spesso dedicati alle nostre città, a chi le abita e le vive. Street Art a Cagliari, dalla Strada a Palazzo Regio, vuole quindi essere un primo tentativo di raccontare diversamente, da parte di alcuni tra i migliori writers isolani e non, storie di città ai cittadini stessi, spettatori spesso distratti e inconsapevoli.
Polaroid Expression - Sala Michelangelo Pira Quartu sant'elena a cura di Fabrizio Deidda
Mostra colletiva di fotografia - La mostra coinvolge 6 giovani artisti operanti sul territori sardo , uniti nel loro lavoro dall'utillizzo delle vecchie macchine polaroid. Gli artisti sono Elle Pulp (Sara Demontis) , la quale deve la sua maturazione artistica all'incontro con Daniele Pezzoli , che l'ha avvicinata alla sperimentazione di varie tecniche creative. Espone una serie di scatti che lei stessa definisci "fuori dagli schemi".
Marco Pinna nato a arbonia nel 84' studia lettere, la sua passione per la fotografia analogica è filtrata negli scatti esposti dalla pellicole istantanea, che crea colori slavati e linee spesso sfumate. In questa mostra propone una serie di immagini a soggetto libero frutto di alcuni mesi di gioco, passeggiate e di quotidianità.
Garcon Vert ( Fabrizio Dessi) nato a cagliari nel 85' fotografo per passione , considera la fotografia l'unico mezzo per poter comunicare ed esprimersi al meglio. Enrico Pitzianti , autore di poliedrici colleges , in questa mostra espone quattro istantanee rielaborate manualmente. Gabriele Pais classe 87' attraverso un temporaneo avvicinamento alla fotografia istantanea affronta temi gia sviluppati in pittura , propone dal lift al transfer , tutti rigorosamente segnati dalla suo tratto inconfondibile.
Fabrizio Deidda nato a cagliari nel 87' , propone un gran quantità di scatti , affrontando diverse tematiche ,
illustrando a pieno quelle che sono le potenziale di questo tipo di fotografia .
Marco Pinna nato a arbonia nel 84' studia lettere, la sua passione per la fotografia analogica è filtrata negli scatti esposti dalla pellicole istantanea, che crea colori slavati e linee spesso sfumate. In questa mostra propone una serie di immagini a soggetto libero frutto di alcuni mesi di gioco, passeggiate e di quotidianità.
Garcon Vert ( Fabrizio Dessi) nato a cagliari nel 85' fotografo per passione , considera la fotografia l'unico mezzo per poter comunicare ed esprimersi al meglio. Enrico Pitzianti , autore di poliedrici colleges , in questa mostra espone quattro istantanee rielaborate manualmente. Gabriele Pais classe 87' attraverso un temporaneo avvicinamento alla fotografia istantanea affronta temi gia sviluppati in pittura , propone dal lift al transfer , tutti rigorosamente segnati dalla suo tratto inconfondibile.
Fabrizio Deidda nato a cagliari nel 87' , propone un gran quantità di scatti , affrontando diverse tematiche ,
illustrando a pieno quelle che sono le potenziale di questo tipo di fotografia .
Circle - fondazione Bartoli-felter a cura di Alessandra Menesini - Lazzaretto di Sant'Elia
Liberati dal tema, affrancati dall’obbligo di aderire a un preciso argomento, gli artisti invitati a partecipare a CIRCLE hanno avuto un attimo di esitazione, subito seguita dal sollievo. Chiamati a realizzare un’opera che doveva essere frutto spontaneoe anarchico del loro sentire, hanno seguito l’inclinazione personale, scevra di qualsiasi direttiva concettuale.Hanno risposto facendosi specchio, in questa collettiva che ospita varie generazioni e provenienze geografiche, di unatendenza quasi universale alla cancellazione delle etichette di genere.Figli di molti padri, non si riferiscono a nomi storici né inventano correnti. Guardano alla loro individualità, affrontano - eabbattono - ogni caposaldo delle regole sociali, smontano le vecchie buone favole di una volta, disegnano fumetti grotteschie crudeli, fanno della casa dolce casa il luogo chiuso dove si officiano silenziose torture.Non è l’aggressività, a muoverli, sono piuttosto pacifici. Ma piuttosto la presa d’atto di una violenza efferata e capillare,di una follia contagiosa e quasi sempre inspiegabile, degli inganni e della confusione di cui prendono nota tutti i giorni.Dipingono poco, come se i pennelli non avessero abbastanza forza. Si affidano volentieri alle foto, per raccontare una realtà parcellizzata e la coesistenza conflittuale tra popoli, paesi, quartieri e condomini. Sono beffardi, nel tratteggiare le crepe dell’autorità costituita, il mercimonio delle cose sacre, o il traballante concetto di patria che ormai cozza con la necessità di adeguarsi a una società multietnica. Trovano nella cronaca, prodiga di spunti impareggiabili, e nella politica affannata, un fertilissimo campo d’indagine. Ma sovente il loro sguardo si posa su banali suppellettili domestiche comeun tappeto o un aspirapolvere che si
trasformano in oggetti marziani perché fatti di stranissima materia. E sul cibo, elaborato come una
grande metafora dei sogni e dei bisogni di cui ci si nutre e con cui spesso ci avveleniamo. Il rimedio è fornito da farmaci miracolanti confezionati in bellissimi colori che inducono alla speranza e al pensiero positivo, nonchéalla fiducia nella scienza. Ingigantiscono intanto gli animali, creature d’acqua e di terra che si gonfiano fino a scoppiare e invadono garbati quadretti, muri perimetrali e camere da letto. Non che la natura sia l’alternativa sana a una civiltà che non si sente tanto bene.Nell’universo mutante che si muove sotto il tendone di CIRCLE, bestie ed umani non sono categorie separate e così mescolati influiscono sul regno vegetale ibridato in nuove specie.C’è una sorta di affinità elettiva tra gli artisti che hanno lavorato senza niente sapere l’uno dell’altro, sollecitati da una richiesta, volutamente generica, che voleva tracciare un cerchio in cui iscrivere esiti diversi. In virtù di una misteriosa legge di aggregazione, le monadi autorali convergono verso una visione del mondo piuttosto omogenea. In molti lavori, è il corpo a essere protagonista. Carne come unità di misura, membra, facce, occhi che rifiutano qualsiasi canone della ritrattistica per farsi allegoria di stati d’animo e solitarie proteste. Iconoclasti dotati di leggerezza, gli artisti circlanti hanno costruito oggetti ludici e ingombranti, saccheggiato i cartelli stradali, attinto ad ogni sorta di pretesto narrativo. Illustrano una loro visione legata in genere a dati strettamente reali. Partono da ciò che esiste, in definitiva, e se ne servono per ribaltare gli oggetti e le loro funzioni facendoli diventare dei boomerang affilati.
Alessandra Menesini
trasformano in oggetti marziani perché fatti di stranissima materia. E sul cibo, elaborato come una
grande metafora dei sogni e dei bisogni di cui ci si nutre e con cui spesso ci avveleniamo. Il rimedio è fornito da farmaci miracolanti confezionati in bellissimi colori che inducono alla speranza e al pensiero positivo, nonchéalla fiducia nella scienza. Ingigantiscono intanto gli animali, creature d’acqua e di terra che si gonfiano fino a scoppiare e invadono garbati quadretti, muri perimetrali e camere da letto. Non che la natura sia l’alternativa sana a una civiltà che non si sente tanto bene.Nell’universo mutante che si muove sotto il tendone di CIRCLE, bestie ed umani non sono categorie separate e così mescolati influiscono sul regno vegetale ibridato in nuove specie.C’è una sorta di affinità elettiva tra gli artisti che hanno lavorato senza niente sapere l’uno dell’altro, sollecitati da una richiesta, volutamente generica, che voleva tracciare un cerchio in cui iscrivere esiti diversi. In virtù di una misteriosa legge di aggregazione, le monadi autorali convergono verso una visione del mondo piuttosto omogenea. In molti lavori, è il corpo a essere protagonista. Carne come unità di misura, membra, facce, occhi che rifiutano qualsiasi canone della ritrattistica per farsi allegoria di stati d’animo e solitarie proteste. Iconoclasti dotati di leggerezza, gli artisti circlanti hanno costruito oggetti ludici e ingombranti, saccheggiato i cartelli stradali, attinto ad ogni sorta di pretesto narrativo. Illustrano una loro visione legata in genere a dati strettamente reali. Partono da ciò che esiste, in definitiva, e se ne servono per ribaltare gli oggetti e le loro funzioni facendoli diventare dei boomerang affilati.
Alessandra Menesini
Recupage - fondazione Bartoli-felter a cura di Alessandra Menesini - Lazzaretto di Sant'Elia
Venerdì 13 giugno alle ore 18.30 nella Sala degli Archi del Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Lazzaretto di Cagliari, sarà inaugurata Recupage, una mostra, voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e organizzata dalla Fondazione per l’arte Bartoli – Felter. La mostra, curata da Alessandra Menesini, presenta una nutrita collettiva sul tema del riciclo dei materiali. La rassegna propone 55 artisti scelti tra giovani leve, autori affermati in campo nazionale e firme celebri come Mario Ceroli, Mimmo Rotella, Enrico Baj, Enrica Borghi. Il titolo della mostra nasce da una “maccheronica” fusione delle parole "recupero" e "age": un’invenzione linguistica che accenna all'impegno da parte degli artisti di adoperare solo materiale riciclato. I partecipanti, divisi in quattro sezioni, sono autori che da sempre aderiscono a questo tipo di poetica, di particolare attualità in tempi di penuria energetica e dissennato consumismo. La mostra, realizzata in collaborazione con il Consorzio Camù, sarà visitabile sino al 27 ago
Recupage. Mostra Collettiva Artisti: Junior Matteo Ambu Alessandro Biggio Alessio Carrucciu Federico Carta Dario Costa Fabrizio Deidda Elisa Desortes Lab. Casa Falconieri Juri Mancosu Alessio Massidda Andrea Pili Enrico Piras Marco Pisano Giorgio Plaisant Marcello Porcedda Marta Scanu Alberto Spada Carlo Spiga Senior Mariano Corda Simone Dulcis Marta Fontana Enrico Garau(Chigar) Italo Medda Maria Grazia Medda Antonello Ottonello Francesco Picciau Marco Pili Marilena Pitturru Rosanna Rossi Antonello Ruscazio Guest Daniele Alonge Michele Bazzana Enrica Borghi Sandro Del Pistoia Lucia Elefante Chris Gilmour Bruno Petronzi Antonio Pilade Gianfranco Pulitano Emilio Ortu Lieto Simone Racheli Daniele Ratti Jaentsch Uwe Collection Alex Angi Enrico Baj Monica Bonvicini André Chabot Mario Ceroli Sonia Gerber Concetto Pozzati Omar Ronda Mimmo Rotella Franck Scurti Inaugurazione: venerdì 13 giugno 2008 - ore 18.30 Periodo: 13 giugno - 27 agosto 2008
Recupage. Mostra Collettiva Artisti: Junior Matteo Ambu Alessandro Biggio Alessio Carrucciu Federico Carta Dario Costa Fabrizio Deidda Elisa Desortes Lab. Casa Falconieri Juri Mancosu Alessio Massidda Andrea Pili Enrico Piras Marco Pisano Giorgio Plaisant Marcello Porcedda Marta Scanu Alberto Spada Carlo Spiga Senior Mariano Corda Simone Dulcis Marta Fontana Enrico Garau(Chigar) Italo Medda Maria Grazia Medda Antonello Ottonello Francesco Picciau Marco Pili Marilena Pitturru Rosanna Rossi Antonello Ruscazio Guest Daniele Alonge Michele Bazzana Enrica Borghi Sandro Del Pistoia Lucia Elefante Chris Gilmour Bruno Petronzi Antonio Pilade Gianfranco Pulitano Emilio Ortu Lieto Simone Racheli Daniele Ratti Jaentsch Uwe Collection Alex Angi Enrico Baj Monica Bonvicini André Chabot Mario Ceroli Sonia Gerber Concetto Pozzati Omar Ronda Mimmo Rotella Franck Scurti Inaugurazione: venerdì 13 giugno 2008 - ore 18.30 Periodo: 13 giugno - 27 agosto 2008